Circle of Sumo – recensione

Circle of Sumo: spanzate in compagnia! Vi siete mai chiesti cosa si prova ad impersonare un iconico “rikishi”, i leggendari lottatori dello sport nazionale giapponese? L’ultimo lavoro dei ragazzi di Yonder; team nostrano con base a Roma; potrebbe fare al caso vostro! Si tratta di un party game da due (o uno) giocatori fino a quattro. Saranno riusciti gli sviluppatori italiani a ricreare l’atmosfera e l’adrenalina delle lotte di sumo? Questo é quello che scopriremo con la nostra recensione di Circle of Sumo. Cominciamo col dire che l’impatto col gioco non é dei migliori; verrete sbattuti senza alcun tutorial o spiegazione su un menu di gioco (joy con alla mano è estremamente macchinoso) che ci offrirà diverse opzioni. La prima ad elenco é il centro dell’esperienza multiplayer del titolo; da due a 4 giocatori impersoneranno il loro rikishi. L’obiettivo é semplice: spedire fuori dall’arena i propri avversari spanciandoli via o caricadoli. I giocatori avranno una visuale dall’alto dell’azione. Potremo scegliere tra un gruppo di 8 combattenti, tutti diversi tra loro.

Si va infatti da quello (o quella) più veloce e con meno potenza; al classico “carroarmato” lento ma con potenza notevole. Ogni giocatore potrà giocare con un solo joycon e i comandi del titolo sono estremamente intuitivi (sono uguali per tutti, a prescindere dalla scelta del combattente): con lo stick muoveremo il nostro amico panciuto, mentre i 4 tasti sono dedicati alle azioni. Col tasto superiore si potrà sprintare, col tasto a destra si potrà caricare, con quello inferiore sarà possibile schivare e infine quello a sinistra é dedicato alla parata. La carica sarà più o meno efficace a seconda del tempo impiegato per premere il relativo tasto. Il suo effetto é devastante in tutti i sensi, poiché vi permetterà di spazzare via gli altri contendenti con facilità ma allo stesso tempo, se verrete schivati o sbaglierete a prendere la mira, vi ritroverete fuori dall’arena e regalerete di fatto un punto ai vostri avversari. La chiave del successo sarà padroneggiare le scelte a vostra disposizione e leggere prima le intenzioni dell’avversario. Alla fine di ogni combattimento (il primo giocatore a segnare 5 punti vince) guadagnerete delle monete da spendere per l’acquisto di quelle che sono le vere protagoniste del gioco: le arene.

Per esperienza personale, il gioco diventa presto tutto uno schivare le cariche degli opponenti, per poi caricare al momento giusto, invero un tantino ripetitivo. Ciò che cambia tutto é proprio la scelta delle arene: sono tantissime, tutte diverse e bellissime da vedere e da giocare. Ogni arena cambia l’approccio al combattimento e all’avversario. Non ne troverete una uguale all’altra e per evitarvi spoiler non ne nomineremo alcuna. Quello che dovete sapere é che ogni arena avrà una particolarità o un malus: si va dall’arena con scarsa visibilità, all’arena in continuo movimento; per finire all’arena che si sgretola durante il combattimento (col rischio di farvi cadere giù). Starà a voi scoprirle tutte e fidatevi se vi diciamo che andrete avanti spinti dalla curiosità di sbloccarle tutte (e avrete ragione da vendere). Al netto di un inizio esitante, il sistema delle arene ha reso il nostro provato divertente ed esilarante aldilà delle aspettative; si é venuto insomma a creare il classico clima da party game, con conseguente rottura di amicizie o peggio di fratellanze!! Alla corposa e centrale modalità multiplayer si affiancano dei minigiochi che offrono una distrazione dal gioco classico. I minigiochi sono per uno, due o quattro giocatori. I due minigiochi per un giocatore ci sono sembrati molto poco ispirati, ma c’é anche da dire che é la cosa a cui abbiamo dedicato meno tempo nella nostra prova. Il discorso é diverso per i minigiochi per due e per quattro. Sostanzialmente sfruttano le meccaniche di circle of sumo in partite di calcio, hockey sul ghiaccio e di corsa ad ostacoli. Tutti e tre ci hanno divertito e si sono rivelati delle valide alternative al gioco principale.

Abbiamo apprezzato l’audio del gioco, il quale offre dei temi dal classico sapore orientale ai quali vi abituerete in fretta. Conclusioni finali. Circle of sumo ha un impatto violento come una panzata di un rikishi. È minimale e le informazioni a schermo sono povere. Siamo un pò incerti sulla reale utilità della parata, ma per il resto il gameplay funziona e funziona ancora di più, se ci si lascia rapire dalla bellezza delle arene. Il divertimento che proverete voi e i vostri amici cancellerà completamente le esitazioni iniziali e vi ritroverere a scompisciarvi per le situazioni che si verranno a creare. Il prezzo sullo store di 10 euro é consono alla quantità di contenuti che il gioco offre. Non  resta che prendere il vostro joycon, armarvi di tanta cattiveria e spanciare qualsiasi cosa si muova su quelle (splendide) arene.

RECENSIONE A CURA DI MIMMO11

VOTO: